KIPLING


“Il libro della giungla”

“Il libro della giungla” ci ha colpito molto per la fantasia dell’ambientazione e l’ originalità della vicenda, tanto da invitarci a scrivere una immaginaria lettera all’autore, Ruyard Kipling.

Un momento cardine è il pianto di Mowgli, quando il piccolo scopre di avere un cuore.


...capisce di essere diventato un uomo e non più un cucciolo d'uomo.

Rileggendo questo pezzo POI MOWGLI SENTI’ QUALCOSA BRUCIARGLI DENTRO, COME NON GLI ERA MAI SUCCESSO PRIMA, E ALLORA TRATTENNE IL FIATO E SINGHIOZZO’ E LE LACRIME GLI BAGNARONO LE GUANCE”, capisco che Mowgli ha un cuore.

Secondo me, dentro di se, gli accade tutto ciò perché si sente al centro dell’attenzione.

Gli animali più importanti della Giungla sono lì a difenderlo dal fuoco.

Mowgli non ha mai provato tutto questo, e quindi pensa sia arrivato per lui il momento di morire, ma grazie all’intervento di Baaghera capisce di essere diventato un UOMO e non più un CUCCIOLO D’UOMO.

Arriva per lui il momento di andare a vivere con i suoi simili.

Mowgli però prima di lasciare la giungla, prova dei sentimenti nuovi. Il suo pianto gli fa scoppiare il cuore perché deve abbandonare suo padre e sua madre (i lupi che l’hanno cresciuto e amato più di un figlio).

Sentimenti simili li ho provati quando è morto mio nonno. Ho pianto e ho scoperto che il mio cuore era triste. Non l’avrei più rivisto, non avrei più potuto abbracciarlo e baciarlo……. In quel momento ho capito cosa significa avere un cuore.

La scoperta di avere un cuore può essere anche positiva, perché a me capita di capirlo quando compio buone azioni, quando rendo felici le altre persone, quando mi dicono “brava Ale !!!”….

Il cuore, inteso come “amore”, ci da delle sensazioni che ci aiutano a crescere.

Secondo me tutti, prima o poi, capiscono di avere un cuore che non batte a vuoto.


(Alessandra)

 

 

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Caro Kipling

Caro Kipling

Quest’anno, tra tanti libri, abbiamo scelto proprio il tuo come libro da leggere insieme. Nel libro che hai scritto ho fatto molte scoperte, ad esempio, io non sapevo che dalla lettura di un libro si poteva capire la vita di uno scrittore. Se tu fossi ancora vivo di certo la prima domanda che ti farei sarebbe se è stata, per te, un ferita profonda l’essere stato mandato a istruirti in Inghilterra, privato dei genitori, all’età precoce di 6 anni. All’inizio del tuo romanzo, provavo tenerezza per il piccolo Mowgli, ma nel proseguo della lettura, ho imparato a stimare il suo carattere fiero e coraggioso. Mi è piaciuto il suo coraggio, quando, si è inserito e integrato nel gruppo dei lupi. Il tuo romanzo tra tutti i libri che ho letto è di certo uno dei più coinvolgenti e belli, anche perché mostra lo spirito della amicizia tra esseri diversi tra di loro, per questo ci fa capire che per noi deve essere ancora più facile essere amici. E’ stata proprio una bella scelta quella di leggere il tuo romanzo!!!!!!

 

Andrea

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