TEATRO SECONDE

Un fazzoletto blu annodato al collo, una mappa, un fucile a elastico: che altro serve per essere felici? Costretto in casa da una misteriosa malattia, Pino guarda la vita scorrere oltre la finestra. Ma oggi è successo qualcosa di straordinario. I ragazzi del quartiere, che si stanno preparando alla battaglia, l'hanno ammesso nella banda: Pino, il "bambino di vetro", troppo fragile per vivere, è pronto a combattere al fianco dei nuovi amici. Ma sulla felicità appena assaporata si allungano le ombre: il corpo che non tiene il passo dei desideri, l'ansia dei genitori, lo zelo di una nonna decisamente troppo apprensiva...

Gli alunni delle classi seconde, prendendo spunto dalla storia raccontata nel libro, con semplicità e sensibilità hanno messo in scena due quadri per rappresentare il mondo interiore e la fragilità che sono in ognuno di noi.

Due momenti differenti ma complementari:

"VETRO" dove la danza è l'espressione di stati d'animo, pensieri e forma di comunicazione del nostro IO; "QUALE STORIA È PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA?" con fermi immagine e frasi tratte dal libro e fatte proprie con delicatezza e originalità.