OMICIDIO LETTERARIO


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BRESCIA 2011

Jenna Emilton, 25 anni, laureata in lingue, stava scrivendo uno dei suoi gialli d’ambiente. Erano le 22:30 quando suonò il campanello di casa, andò ad aprire però non c’era nessuno, solo una lettera anonima sullo zerbino di casa. Jenna non era solo una grandiosa scrittrice di gialli, in realtà lei sin da bambina avrebbe voluto fare l’investigatrice privata ma, non fraintendete, a Jenna piaceva molto scrivere. La lettera diceva che c’era stato un omicidio in un albergo, per precisare, nella sua cucina.

Sulla lettera c’era scritto anche che quell’albergo aveva appena aperto e Jenna partì da Brescia per l’Alto Adige. Appena arrivata, andò subito nella hall dell’albergo e un facchino le indicò la strada dove era stato commesso l’omicidio. Si accorse subito di: sulla fronte della vittima c’era un’impronta di rossetto, sul rossetto c’era una lacrima, come se l’assassino si fosse pentito di quel gesto.

Di fianco alla vittima, c’erano anche delle macchie di sangue, causate probabilmente dall’aggressore, che non se ne accorto. Jenna capì subito che erano due i colpevoli, un uomo e una donna.... come aveva fatto a capirlo? Le impronte erano quelle di scarpe da uomo e il rossetto doveva essere per forza di una donna.

In seguito Jenna interrogò: il cuoco, le cameriere, il maggiordomo, la moglie e vicini di stanza, anche se erano stranieri Jenna riuscì lo stesso a capire la loro lingua. Dissero tutti:

1° la vittima era il Sign. Bert, marito le sign.ra Bert, (Jenna non aveva solo in mente di risolvere i caso, ma anche di scoprire chi le aveva mandato la lettera);

2° diedero tutti la stessa versione; cioè che nessuno aveva visto niente.

Jenna non credette molto alla moglie, al cuoco e al maggiordomo. 

Erano le 23:00 e Jenna nella sua stanzetta 13B stava riflettendo su chi potesse averle mandato la lettera ma non aveva nessuno in mente; sicuramente qualcuno trai i testimoni. Poi guardò attentamente la lettera, c’era una macchia di ciliegia e sapeva anche di ciliegia quindi aveva pensato alla cucina e quindi disse al guardiano di notte che voleva vedere il cuoco.

Le diede il permesso e Jenna andò in cucina. Lo vide piangere e si avvicinò perché disse che gli era morta la madre.

Jenna gli chiese se era stato lui a mandare la lettera, il cuoco confermò.

La scrittitrice fece una riunione con testimoni e sospettati, diede la sua versione corretta dei fatti.

I colpevoli erano il maggiordomo e la moglie. Il maggiordomo chiese come aveva fatto a capirlo che era lui il colpevole uomo, lei ha detto per le scarpe.

Jenna aveva lavorato in un negozio di scarpe quindi era molto esperta.

Gli altri chiesero chi era la donna e Jenna disse che era molto semplice, la moglie!

I due ammisero e vennero sbattuti al fresco!

Un altro caso è stato risolto e un nuovo giallo da scrivere per Jenna.


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Commenti: 10
  • #10

    asterix (martedì, 09 giugno 2015 20:13)

    è bellissimo

  • #9

    FRANCESCA (venerdì, 05 giugno 2015)

    BELLO IL VIDEO

  • #8

    IRENE (venerdì, 05 giugno 2015 15:17)

    GRANDE!!!!!

  • #7

    CRISTIAN (mercoledì, 03 giugno 2015 16:11)

    *****

  • #6

    CRISTINA (mercoledì, 03 giugno 2015 16:09)

    *****

  • #5

    SIMONA (venerdì, 29 maggio 2015 11:50)

    BRAVI

  • #4

    CORRADO (giovedì, 28 maggio 2015 15:39)

    BELLLO

  • #3

    SIMONA (giovedì, 28 maggio 2015 08:42)

    BELLO

  • #2

    BARBARA (giovedì, 28 maggio 2015 08:40)

    BELLO

  • #1

    CARLA (giovedì, 28 maggio 2015 08:40)

    BRAVA