UNO STRANO AIUTO


Era l’1/7/14, una giornata bellissima, con un cielo

Limpido e un sole che spaccava le pietre. C’erano

circa 37° e nella segreteria dell’avvocato Fabio Rossi la signora Maria Concari era sommersa da fogli utili e inutili da tenere e da buttare. Maria però era felice, sapeva che questa era la sua ultima settimana di lavoro prima di andare in vacanza alle Maldive. Erano le 9:40 quando Maria sentì un forte tonfo e corse spaventata nell’ufficio dell’avvocato. Lì lo trovò svenuto sul pavimento. Impaurita prese velocemente il telefono che le cadde da quanto tremava. Dopo che lo portarono via lei rimase in ufficio. Quando si riprese la signora Maria ricominciò a lavorare. Due giorni dopo sul giornale della provincia c’era scritto a caratteri cubitali “LA SIGNORA MARIa concari  trovata morta in casa sua, il marito è accusato di omicidio”. Accusato dell’ omicidio della moglie Alfredo Concari si rivolge all’avvocato e amico Fabio Rossi. Il 5/7/14 alle 16:00 mentre suonavano le campane della chiesa Alfredo chiamò Fabio il quale non rispose perché impegnato in una trattativa per una preziosa pistola d’epoca. Arrivato il giorno del processo Rossi e concari si prepararono. Il giudice accusò Alfredo di aver avuto cattivi rapporti con la moglie negli ultimi tempi. L’avvocato rispose “Si, però quando la moglie tornò Alfredo stava già dormendo”. Il giudice diede il suo verdetto e concluse dicendo: “questo alibi non è valido e quindi verrà condannato a 30 anni di reclusione. Il giorno dopo la polizia trovo Alfredo concari morto. L’ispettore Bonetti trovando la pistola in mano al deceduto disse “Quest’uomo si è suicidato una cosa normale vista la sua situazione!”.  In seguito esaminando attentamente e accuratamente la casa e il cadavere trovò degli indizi sulla morte di Alfredo. Innanzi tutto il cadavere era sdraiato sul tappetino in una pozza di sangue e con la pistola in mano. Ma guardando bene si poteva notare che era perfettamente pulita e quindi doveva essere stata messa dopo, quando il sangue era secco. Si notava anche che la pistola in mano del deceduto era rara e da collezionista. In quel paese c’era una sola persona che poteva avere un’arma del genere ed era L’AVVOCATO ROSSI. In seguito si scoprirono vari precedenti penali  che avrebbero compromesso la carriera dell’avvocato.Questi dati sulla vita dell’avvocato erano stati scoperti da i due coniugi Concari, questo fu il motivo degli omicidi. Il 25/11/14 l’avvocato Fabio Rossi venne arrestato per omicidio e corruzione. Venne condannato a 40 anni di reclusione.

 


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Commenti: 2
  • #2

    Paolo Pellizzoni (venerdì, 05 giugno 2015 18:44)

    Molto intrigante

  • #1

    Luisa Goi (venerdì, 05 giugno 2015 18:41)

    é favoloso!