UN FURTO A COLORI

IL capo della banca, che doveva ricevere una preziosa valigetta contenente lingotti d’oro per un valore di 2 milioni di euro, salì sull’autobus rosso con una freccia gialla colorata su un lato, andò dietro il sedile dell’autista dove doveva trovarsi la valigetta ma essa era scomparsa!

Come poteva essere successo?

Questa era la domanda che si stava ponendo anche l’investigatore Luke, ma era sicuro che sarebbe riuscito a scoprirlo.

Era un uomo abbastanza alto, magro, ma anche abbastanza robusto, aveva i capelli castani e gli occhi azzurri scuri; era un gran lavoratore, molto riflessivo ed intelligente, non si arrendeva mai di fronte a nessuna cosa.

Era sicuro di sé, aveva studiato psicologia, poi aveva abbandonato gli studi dopo essere diventato anche naturologo e zoologo perché si era interessato all’indagine ed era diventato un investigatore professionista.

Luke rifletteva: “Eppure l’autobus che trasportava la preziosa valigetta era sempre stato seguito e sorvegliato da un poliziotto!”.

Dopo tanti furti subiti la banca aveva pensato di trasportare i lingotti con un autobus invece che con i soliti furgoni per depistare i ladri che sembravano sempre essere informati.

“Quindi che tipo di autobus era stato scelto?” chiese l’investigatore, era stato scelto uno dei tanti autobus a due piani che giravano a Londra, tutti rossi, ma distinguibili da una freccia di diverso colore a seconda della destinazione finale.

“Ma non c’era nessuno che sorvegliava l’autobus?” domandò il detective.

Si, il poliziotto incaricato dalla banca aspettò che l’autobus con la freccia gialla, che aveva come destinazione l’altra banca, si fermasse davanti alla banca, salì, posò la valigetta dietro al sedile dell’autista, scese, risalì sulla moto e iniziò a seguire l’autobus.

“C’è stata qualche fermata?” interrogò l’investigatore, si, qualcuna ai semafori rossi, le soste alle fermate regolari e poi un piccolo incidente quando un uomo in bicicletta aveva tagliato la strada all’autobus e cadde per terra.

L’autista si era fermato, un altro autobus con la freccia verde, con destinazione l’ospedale, si era affiancato fermandosi a sua volta e il poliziotto era sceso dalla moto per aiutare l’uomo.

Era un uomo vestito di abiti sportivi: casco non della misura giusta, pantaloni leggeri e attillati, maglietta a maniche corte, anche se quel giorno non c’era molto caldo.

Non sembrava un vero sportivo, sulla bici non c’erano luci per segnalare la sua presenza e quella bici sembrava nuova.

Fortunatamente egli non si era fatto male, così tutti ripartirono; l’autobus con la freccia gialla verso la banca, quello con la freccia verde verso l’ospedale e il poliziotto si rimise a seguire l’autobus.

“Poi?” chiese Luke, il resto del tragitto fu tranquillo passeggeri che salivano e scendevano e infine l’arrivo…       all’ospedale!

Ma come era possibile?

L’investigatore ascoltò la storia raccontata dal poliziotto e capì cosa fu successo.

Si recò sul posto dove era caduto il ciclista e in un cestino dei rifiuti, lì vicino, trovò: una bottiglietta di una bibita, una bomboletta spray verde e una pallina da tennis.


 Haxo02

 


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