UN BUON CUGINO


A Manchester, quella sera, tutto era tranquillo solo qualche urla di incoraggiamento o di disapprovazione si sentiva di tanto in tanto uscire dalle case e dai bar dove la gente stava seguendo la partita.

In una stradina di questa città, si trovava una bella casa ed accanto ad essa un garage dentro il quale Henry Brown, il proprietario, stava lavorando sulla sua macchina.

All'improvviso un altro uomo entrò e uccise Henry; l'assordante fragore di un tuono si sentì e la luce si spense in tutte le case ma subite il buio venne squarciato dalla luce accecante di un lampo.

Mary; moglie di Henry, stava guardando la tv ma in quel' attimo in cui la tv si era spenta e la stanza venne illuminata dal lampo le sembrò di vedere un'ombra passare davanti alla porta e poco dopo di sentire uno strano rumore.

Ma intanto la luce era tornata e Mary riprese a guardare la fiction e poi se ne andò a dormire.

Il mattino seguente ella cercò il marito in tutta la casa ma non lo trovò.

Pensando che fosse uscto presto si preparò per andare a fare shopping, ma quando entrò in garage trovò Henry morto, in una pozza di sangue.

Chiamò la polizia e venne incaricato delle indagini un investigatore: John Smith.

Questi era un uomo di media statura, magro e con i capelli ricci e grigi; era stato professore di italiano ed agente segreto, ed era molto intelligente ed astuto anche se pessimista.

Questi giunto sul luogo del delitto, esamino subito la scena dove Henry era stato ucciso.

Dalle ferite egli dedusse che l'arma doveva essere una spada; gli agenti che perquisivano la casa ed il garage trovarono una spada Giapponese nascosta in una cassa sotto vari attrezzi.

Più tardi venne trovato in un sacco dei rifiuti uno straccio sporco di sangue.

Era mezzogiorno e John Smith decise di andare a pranzare nel bar in fondo alla via e parlando al cameriere gli chiese notizie sugli abitanti di quella casa.

L'investigatore Smith iniziò dicendo: “mi può descrivere quelle persone?”; il cameriere raccontò: “la moglie del ucciso è una persona amichevole, simpatica e generosa; era affezionata al marito e sembrava felice e andava anche d'accordo con i sui parenti, ma potrebbe aver ucciso il marito per ereditare una bella fortuna.

Il fratello del morto non sta molto in casa però, sembrava andare d'accordo e non sono mai stati visti litigare.

E' una persona abbastanza tranquilla ed è sempre felice, si preoccupa molto quando avvengono fatti sconvolgenti.

Del cugino le posso dire che sembrava non curarsi molto della casa o di aiutare, ma dovrebbe stare bene a soldi perchè viaggia spesso per lunghi periodi anche all'estero.

Qualcuno dice che non andasse molto d'accordo con il proprietario, è un tipo spiccio e menefreghista.

Finito di mangiare il signor Smith tornò alla casa e qui ebbe l'impressione che l'atmosfera si facesse sempre più strana, complicata e spaventosa.

Riprese in esame la scena del delitto e gli agenti gli dissero che era proprio quella spada che avevano trovato l'arma del delitto e che lo straccio era sporco del sangue della vittima: probabilmente era stato usato per pulire la spada.

Il morto presentava varie ferite: un taglio nel costato, un taglio nella gamba ed un altro più profondo nella pancia.

John Smith quindi fece portare i sospettati alla stazione di polizia per interrogarli.

Egli non scherzava e soprattutto sapeva riconoscere quando qualcuno mentiva.

Dapprima chiese alla moglie quando aveva visto il marito per l'ultima volta vivo e Mary disse che l'aveva lasciato all'inizio della fiction dicendole che avrebbe fatto una passeggiata prima di andare a dormire e poi lei non lo aveva più visto; dopo interrogò il fratello Jimmy che disse di essere uscito a cena con la fidanzata e con lei era rimasto fuori in discoteca fino alle tre del mattino.

Il terzo sospettato, il cugino Red disse di essere tutta la sera davanti alla tv a guardare la partita.

A questo punto John Smith chiese a Red cosa avevano trasmesso nell'intervallo e lui elencò alcune pubblicità. John intanto osservava lo sguardo sfuggente, lo stringersi le mani ed altri particolari nel comportamento di Red che gli fecero dubitare di lui.

Poi si accertò su cosa avevano trasmesso nell'intervallo e gli comunicarono che c'era stato un black out della luce e quindi non c'era niente.

Inoltre la gente gli disse che avevano scoperto che Red doveva una notevole somma (30.000 sterline) al cugino e non voleva ridargliele; questo poteva essere il movente del delitto e poi Red era stato alcuni mesi prima in Giappone dove aveva acquistato la spada.

Così Red dovette confessare e, portato in tribunale, fu condannato all'ergastolo.

John Smith ripartì per Londra pensando che forse mai nessuno sarebbe riuscito a compiere il delitto perfetto.


 

 


Mr. Monopoli


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