LADRI A MIAMI


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Nelle prime ore di mattina, il detective Cord stava passeggiando per le vie di Miami, quando il suo iphone 5s squillò.

Era William il suo agente migliore: alto, corporatura media, capelli castani corti e occhi chiari.


- Detective Cord c'è stato un furto con un delitto alla gioielleria Gold, si diriga immediatamente sulla scena del crimine. -

- Cinque minuti e sono li- rispose il detective, così interruppe la sua passeggiata, si diresse verso la sua BMW M5, premette l'acceleratore e si diresse sulla scena del crimine.


Arrivato alla gioielleria, varcò la porta e vide la scientifica che stava coprendo il corpo.

Successivamente si diresse verso William chiedendogli


- Hai trovato qualche indizio?- chiese il detective.

- Si questa ciocca di capelli- gli rispose l'agente .


Il detective incuriosito gli chiese

- posso esaminare i capelli? - tirò fuori la lente portatile, se la avvicinò all'occhio destro e disse

- Questi non sono capelli, ma peli sintetici -


L'agente rimase a bocca aperta, però si ricordò di aver visto una signora sulla mezza età con un mantello di peli bianchi, proprio vicino alla gioielleria.


- Guarda le ultime riprese delle telecamere di sicurezza di tutte le stanze della gioielleria, così si scoprirà l'identità della vittima e l'assassino – gli ordinò il detective Cord.


William come detto, prese i filmati dallo studio del padrone della gioielleria e li portò in centrale.


L'orologio dello studio di Cord segnava le undici in punto.


- Abbiamo passato molto tempo sulla scena del crimine – si riprese tra sé e sé il detective.


Si sentì bussare alla porta.


- Avanti – disse Cord.

Era William con le riprese della notte alla gioielleria.

- Detective le guardi, c'è qualcosa di strano in queste riprese. -

Cord caricò le riprese sul computer, le guardò attentamente e disse


- La gatta nera e suo fratello!! - disse sorpreso e aggiunse

- trova subito la loro identità e convocali in centrale -


William fece ciò che gli fu ordinato, chiuse la porta dello studio e si mise al lavoro. Scoprì grazie alla CIA che si trovavano a Miami, in un maniero con vista sul mare, riferì tutto al direttore.


Il giorno dopo fecero eruzione nel maniero dove villeggiavano i due fratelli, ma però non c'erano


- Maledizione li abbiamo persi – disse Cord battendo un pugno sul tavolo, abbassò gli occhi e trovò una lettera, dove c'era scritto “ provate a vedere nella vostra squadra di sbirri se c’è un traditore”. Ci fu un attimo di panico, fra tutte le persone dentro il maniero


- Abbiamo un traditore in questa squadra, qualcuno è andato ad informare quei due ragazzi- disse deluso Cord.


Tornarono in centrale; Cord fu il primo a rientrare deluso, sentì il volume della voce fuori dal suo studio che piano piano si alzava.


-Un traditore, proprio nella mia squadra, dove ci ho messo tutta la mia vita- disse con tono arrabbiato e deluso il comandante.


In quel momento arrivarono i tabulati telefonici della vittima, li guardò molto attentamente e vide un numero che le era familiare, però Cord soffriva di memoria corta quindi non poteva ricordare a chi appartenesse quel numero.


- Li ha visti William? - chiese con aria mogia all'agente che gli portò i tabulati.

- No, vuole che glieli mostro?- chiese l'agente

- No lascia stare, per ora li tengo sulla mia scrivania- disse Cord all'agente.

- Come vuole lei, arrivederci -

- Emm... arrivederci – gli rispose in modo disperso


il caso arrivava quasi alla soluzione.

Bussarono alla porta del detective.


- Avanti – disse Cord.

- detective, la moglie della vittima vorrebbe parlarvi. -

- Prego prego, si accomodi- disse il detective – Mi dica tutto quello che sa, anche il minimo dettaglio. -

- Un paio di anni fa, mi sentivo con una persona, poco prima di conoscere mio marito, dopo un po’ che ci frequentavamo abbiamo litigato. Lui mi mandava messaggi di minacce, poi mi disse di trovarci in un posto che conoscevamo solo noi due, mi ha iniziato a picchiare e io sono caduta, la mattina dopo mi sono trovata in ospedale. Non so perché ma di lui mi ricordo solo l'iniziale del nome, iniziava con una... W, mi spiace ma ricordo solo questo; poi continuava a chiamarmi un anonimo e la voce era di questa persona-

- Signora, però c'è un problema, le persone che hanno ucciso suo marito non iniziano con una W- gli disse con tono arrabbiato.

- Mi spiace però ricordo solo questo- disse la moglie giustificandosi.

- ok, può andare grazie comunque- disse Cord.

- Mi scusi ancora arrivederci-

- William accompagna la signora all'uscita-

- Subito- rispose l'agente.

- bene, torniamo a noi, sai dove si trovano i due ladri?- disse il detective riferendosi a William.

- Si sono riuscito a mettere un trasmettitore sulla loro macchina, vado a vedere sul computer dove si trovano- disse William.

- Ok, ma mi puoi dire meglio cosa è stato rubato?- chiese il detective.

- Si, una collana fatta con dei diamanti molto preziosa- rispose l’agente.

- ok li hai trovati? Chiese Cord.

- si sono al magazzino della gioielleria Gold- Rispose William.

-Ok andiamo-

E si diressero verso il magazzino.


Arrivati entrarono e sentirono una voce femminile.

-Bravi, ci avete trovati finalmente-

William riconobbe subito quella voce e disse -Felicia Hardy sei tu?-

-Allora ti ricordi di me, quindi sai anche che non mi piace essere seguita. Ti è piaciuta la mia lettera capo?-

Cord s’intromise e disse- sei tu allora che gli hai detto di rubare!!

-Già mi hai beccato, mi arrendo arrestami pure. Disse William.

Prima che Cord riuscisse a mettergli le manette l’ agente cadde a terra.

-Ti piace la mia freccia soporifera? John andiamo lascialo in prigione lui- disse Felicia.

-Subito-

E scapparono fuori dalla finestra.

Il detective disse- vi riprenderò, soprattutto te gatta nera.


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Commenti: 1
  • #1

    colombella (martedì, 09 giugno 2015 20:29)

    Bello ma un po senza senso