L'ASCENSORE TRADITORE

Erano le sei del mattino, il signor Lochness si stava preparando per andare al cimitero a fare visita alla moglie defunta.                                                                                                                                    

La pioggia cadeva sottile, fredda, quando il signor Lochness tornato al cimitero si diresse al pub come tutte le mattine per fare colazione; era aspettato da due uomini….                                                 

Questi gli dissero che era avvenuto un omicidio nel Grand hotel, progettato da lui stesso, i due uomini l’avevano chiamato non solo perché aveva progettato quell’albergo, ma perché sapevano che aveva esperienza in campo investigativo…                                                                                                          

Si diedero appuntamento la mattina seguente sulla scena del crimine.                                                              

Il signor Lochness, puntuale come sempre, era al Grand hotel allo scoccare delle undici, esaminò con attenzione l’ascensore ma non c’era nulla, quindi iniziò a toccare i pulsanti dei piani e poi le pareti e anche lo specchio dove sentì un piccolo “CLICK” senza dargli importanza, riprovò un’altra volta e lo specchio girò, aveva eseguito una buca fantastica, ALL- IN- ONE!                                                           

L’investigatore si ricordava di questo specchio e a saperlo erano lui e il vecchio usciere che anch’esso si era accorto dello specchio; l’usciere era una persona molto cupa, non amava parlare e non sopportava molto le persone anche se non lo aveva mai notato nessuno.                                                                  

Il signor Crow, investigatore conosciuto, era uno dei sospettati perchè aveva brutti rapporti con il signor Tomston, la vittima, il quale gli aveva fatto perdere molto denaro nelle lunghissime partite di poker che giocavano all’hotel.                                                                                                               

Quella sera l’investigatore si recò all’albergo per assistere a una partita serale di poker, ma trovò qualcosa di  più interessante, vide delle occhiate che si scambiavano il signor Crow e l’usciere e quindi il signor Lochness decise, di aspettare la fine del turno di  lavoro dell’usciere per pedinarlo.                       

L’usciere camminava molto veloce di fretta si diresse verso un vicolo, buio, freddo, dove lo aspettava Crow, perché l’investitore l’aveva corrotto in cambio di questa informazione: l’usciere gli aveva svelato il “trucco” dello specchio; si erano incontrati perché L’usciere doveva riscuotere il suo denaro messo in una valigetta nera; l’investigatore si era accorto che nella valigetta c’era del denaro perchè Crow nel momento in cui gliela aveva data l’aveva aperta per contare il denaro.                                               

La mattina seguente l’investigatore Crow e i due signori incontrati al  pub si diedero appuntamento al Grand hotel, Crow accettò di essere presente all’appuntamento  perché era sicuro di non aver lasciato tracce ad eccezione dell’usciere….                                                                                           

L’investigatore iniziò a fissare il signor Crow, poi con voce sicura iniziò a parlare dicendo che aveva scoperto il colpevole raccontando ciò che era successo: Crow si era informato suigli spostamenti abituali svolti da Tomston e anche sul “trucco” dello specchio e così ingaggiò un killer che potesse ucciderlo.                                                                                                                                               

Detto il signor Lochness fissò Crow e Crow stupito e amareggiato annuì.   

Signor Lochness