DOV'E' LA DROGA?


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Aprile del 2015…

A Los Santos succede un crimine dopo l’altro,ma il più coinvolgente per Trevor è il traffico di droga.

Quando Trevor venne avvertito del caso lui e alcuni agenti andarono sulla scena del crimine per controllare cosa fosse successo, Trevor vide il cadavere, ma non ci si fiondò subito, prima osservò i particolari fuori e dentro la azienda.

Fuori osservò attentamente le impronte lasciate dal camion, ma, all’inizio l’avevano chiamato per omicidio,lui pensò pure a un furto, perché vedendo le impronte di ruote, gli venne in mente a un furto di droga.

Dopo gli cadde l’occhio sul bagno e vide una persona( dipendente della azienda), lo portarono subito all’ ospedale senza neanche interrogarlo, aveva ferite da corpo contundente su tutto il torace.

Trevor, era ormai stufo di cercare, ma gli altri si riaprì la voglia di cercare perché trovò tessuto epiteliale sullo scaffale, e dopo un pensiero approfondito gli venne in mente una idea(che si tenne per sé).

Dentro l’azienda il pavimento era bianco e Trevor aveva notato delle impronte parziali di fango sulle piastrelle, numero 43 di uno stivale da lavoro, e quello dimostra che l’assassino è entrato dall’ esterno perché fuori pioveva.

E infine analizzò la parte più importante, il corpo del cadavere, disse subito con sicurezza che era morto per colpa di un proiettile calibro 22 di un fucile automatico.

Il giorno dell’ interrogatorio Trevor, era come al solito, un po’ arrabbiato e agli interrogati non avrebbe dato vita facile.

Per primo interrogò il dipendente chiuso in bagno, e l’interrogato parò subito e quindi Trevor non usò nemmeno le maniere forti.

Dopo aver interrogato i sospettati, solo uno aveva opposto resistenza, ed era il proprietario dell’ azienda, Trevor si insospettì.

Dopo qualche ora, Trevor tornò a casa e pensò e ripensò a tutto quello che era successo.

E disse tra sé e sé:”E quel ragazzo che hanno visto correre i testimoni?....”

Il giorno dopo, Trevor tornò sulle scena del crimine guardò attentamente fuori dall’ azienda per cercare qualcosa sul ragazzo che hanno visto correre, trovò una pista di impronte di fango,la seguì.

Dopo 200 metri circa la pista si interruppe, Trevor chiamò degli agenti per evitare gli succeda qualcosa di brutto, la pista si era interrotta davanti a un edificio abbastanza sospetto, brutto, trasandato, ricoperto di disegni fatti con bombolette spray, instabile, un buon nascondiglio …

Trevor entrò nell’ edificio e vide molte persone, alquanto pericolose, avevano uno sguardo cattivo, erano dei ragazzi, appena entrato Trevor i ragazzi rimasero fermi e non si preoccuparono perché erano puliti, Trevor passò in mezzo a questi ragazzi, lui non sapeva che aspetto avesse il ragazzo che avevano visto i testimoni, e quindi lui usò un approccio diverso( usando la testa), tirò fuori la pistola e questi ragazzi subito coprirono il ragazzo di nome Lamar ( il ragazzo che hanno visto correre ), ma Lamar scappò, trevor lo inseguì, quando stava per prenderlo due macchine gli bloccarono la strada, Lamar era di una gang, dovette fare un altro giro, ma alla fine saltò addosso al fuggitivo, lo ammanettò con un fil di ferro.

Lo portò alla centrale di polizia.

Dopo un lungo interrogatorio il ragazzo, pieno di lividi, confessò e disse:” ho ucciso io il ragazzo dentro l’azienda,ma non ho rubato il camion”

Trevor gli credette, ma gli fece una domanda:” e allora chi è stato?”

Il mio complice disse il ragazzo, ma non posso dire il suo nome, mi ammazzerebbe.

Trevor lo rassicurò dicendo che lo avrebbe protetto a tutti i costi, il ragazzo parlò, e disse il nome, Franklin Klinton, vive in via Strawberry numero civico A21, per fortuna non viveva lontano, perché andò a piedi, da solo, armato e pronto …

Suonò al campanello e ovviamente non gli aprirono, sfondò la porta con un calcio, era pieno di persone in quella casa, tutti armati di fucile automatico, Trevor fu costretto a sparare e, purtroppo, ad uccidere, si coprì dietro a degli scatoloni e sparò da lì, uccise la prima linea di uomini, continuò ad avanzare e a uccidere persone finche non arrivò al complice dell’ altro ragazzo, non c’era un posto dove coprirsi, e il ladro sparò nella gamba a Trevor, si accasciò a terra per qualche secondo, ma non poteva sopportare l’idea che un criminale era libero, e quindi si alzò subito con uno scatto fulmineo e sparò con un fucile automatico raccolto da terra, prese in pieno il ladro e lo uccise con 3 colpi al petto.

L’investigatore aveva ucciso troppe persone per poter tornare al suo lavoro, venne esonerato per un anno dal suo lavoro per un anno, non vedeva l’ora di tornare a fare del bene nella sua città.



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