Era una serata d’estate, quando John vide un’ombra estranea alle sue spalle con un coltello in mano. John si girò e non vide più nessuno, l’ombra era scomparsa.
Allora John decise di tornare a casa per lo spavento, raccontare l’accaduto ai genitori e avvertire la polizia.
Il giorno seguente John ancora spaventato dell’episodio del giorno precedente si fece accompagnare dai genitori in ogni posto volesse andare anche se era già stato rassicurato dalla polizia la sera antecedente.
Nel pomeriggio di quel giorno incontrò l’ispettore risolvi mistero, chiamato così per la bravura e la velocità nel risolvere intrighi di ogni genere, appena John lo vide gli chiese all’istante di aiutarlo con il problema dell’ombra da cui viene insegui.
L’uomo risolvi mistero appena sentì parlare di mistero si incuriosì e chiese al ragazzo tutti i particolari del giorno dell’accaduto: “a che ore si è verificata l’ombra, in che luogo era durante l’avvenimento…”
Dopo le varie domande l’ispettore promise al ragazzo che prima o poi avrà tutti gli indizi utili per avere una soluzione al dilemma.
L’ispettore si ritirò per una breve deduzione, il giorno dopo John mentre va dall’ispettore si trova ancora l’ombra dietro alle spalle con il coltello, si gira e scompare per l’ennesima volta, John non ci bada molto perché è sicuro che l’ispettore trovi una soluzione al suo problema, quando John arriva in piazza, punto di ritrovo con l’ispettore l’uomo non c’è, il ragazzo aspetta una mezz’ora e l’ispettore si fa vedere.
L’ispettore parla con John e rivela il nome dell’accusato, Manuel, amico di John.
Quando John sente il nome è abbastanza stupito e inizia a fare domande all’ispettore, del tipo: “ma Manuel era con i miei amici mentre era apparsa l’ombra la prima volta, mentre la seconda era alla festa di Tom, l’unico che non era presente nel posto in cui doveva essere durante la comparsa dell’ombra era lei ispettore!”.
Così John capì che era stato imbrogliato, chiamò la polizia e fece arrestare “l’ispettore”.
Sara
Scrivi commento