IL DIAMANTE SCOMPARSO

 

Mi chiamo Marco Robusti e sono un investigatore. Da parecchio tempo non ricevo incarichi dal mio capo. Proprio oggi, di buon ora sentii squillare il telefono, alzai la cornetta. Era il mio capo che mi dava le istruzioni per il luogo di un crimine. Finita la telefonata presi un foglio di carta e scrissi “ North street 21, Londra”. Mi recai subito con la mia Mg sul luogo del misfatto; trovai una villa enorme. Una volta entrato vidi un signore anziano, il maggiordomo, che mi fece sedere in una sala dove una signora mi raggiunse. Le chiesi subito il suo nome e le dissi il motivo della mia visita. Lei disse:” Sono Lady Margaret e mi hanno derubata, hanno preso il mio diamante più prezioso”.

 

Iniziai a farle delle domande:” Chi vive in questa casa?” e lei disse:” mio marito John, i miei figli Alfred ed Elisabeth, le cameriere Mary e Jane e il maggiordomo Archibald””Ha qualche sospettato?”” No non conosco la loro vita privata” disse la signora. “ Posso dirle che la mia famiglia è rispettabile, mio marito è un uomo che dirige una ditta, mio figlio Alfred sta studiando in America e mia figlia Elisabeth è una ragazzina un po’ strana ma per bene, resta sempre chiusa in camera sua a suonare il piano. Ho notato solo due cose: di notte vedo spesso la luce accesa in cucina e sento strani rumori, l’ altra cosa che ho notato è che mi mancano sempre due o tre bottiglie di cherry e gin” disse. “ Ho capito, farò delle domande al personale” poi tornai nella camera che mi avevano assegnato. Il giorno dopo incrociai Jane la cameriera, e le chiesi se aveva notato qual cosa di strano in questi giorni, lei rispose di no; ma notai che aveva il naso rosso e quando camminava barcollava; così andai a riferirlo a Lady Margaret. Facendo altre ispezioni per la villa vidi l’ altra cameriera Mary e le chiesi com’ era la sua vita personale e lei rispose.” Sono vedova e ha cinque figli””Viene pagata a sufficienza?”” Si, mi bastano i soldi che Lady Margaret mi dà”. Dopo la conversazione andai a dirlo alla signora e le disse:” Ho scoperto questi casi, ma non ho ancora trovato delle prove convincenti, quindi chiederò anche ad Archibald. Quando lo trovai gli chiesi se era lui a fare quei rumori in cucina e lui rispose:” Si, sono io, di sera invito dei miei amici a giocare a poker, perdo spesso dei soldi, ma non ho rubato io il diamante” aggiunsi “ Va bene ma sa dirmi qual’ cos’ altro che le è sembrato sospetto?”chiesi” Si, ogni settimana il signor John mi chiede di accompagnarlo in una casa, sempre quella, all’ inizio credevo che era per lavoro, ma adesso mi sembra che sia per motivi personali””Dov’ è la casa?””Becker street 11”disse “Grazie andrò a vedere”.

 

Il giorno dopo mi recai in quella casa. Avevo visto il nome sul campanello “ Grace York” , quando bussai mi aprì una signora, mi fece accomodare; le dissi:” Sono venuto per chiederle se conosce John Lancaster” dissi “ No non lo conosco perché me lo chiede?”” Ho le prove: il suo maggiordomo lo accompagna sempre in questa casa e lì sul tavolo ho visto una fotografia di voi due insieme” lei allora confessò “ Si è vero, lo conosco, lui è il mio amante” chiesi “Vedo che la casa è molto bella e lei indossa abiti costosi, sono regali di John?” “Si” “ Dove ha preso i gioielli?” “In una gioielleria in “Big Avenue 86”. La ringraziai e andai là. Vidi un signore e gli chiesi se qualche giorno prima un signore di nome John Lancaster era venuto e gli aveva venduto un grande diamante. Lui rispose di si. Grazie a questa testimonianza ottenni le prove per farlo andare in carcere.

 

Marco

 

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