C'E' UN FURTO IN PALAZZO ABATELLIS!

Oggi mi trovo a Palermo per la mia vacanza con i genitori, a Palazzo Abatellis, dove è custodita la Galleria Regionale della Sicilia. Qui ci sono veramente tanti custodi, è impossibile che un ladro riesca a rubare qualcosa. La visita è davvero interessante, ci sono molte opere d'arte davvero belle. La mia preferita, finora,  è stata l'Annunciata, di Antonello da Messina. Sarà strano, ma mi sembra di sentire delle urla che arrivano da qualche sala prima della mia, sembra che qualcuno stia discutendo... Decido di allontanarmi per un po' dai miei genitori, perché la mia curiosità è più forte di me... vado a vedere che succede! Ecco! Ma sono due custodi! E sono così concentrati sulla loro discussione che non si sono accorti che è stata rubata un'opera d'arte, che passando pochi minuti fa con i miei genitori ho invece visto! Visto che non si sono neppure accorti del furto dovrò occuparmi io di scoprire chi è il ladro. E qui inizia la mia indagine: sicuramente non è stato un turista,  deve essere stato qualcuno che conosceva benissimo il sistema di allarme del museo, dal momento che non è suonato e la teca un cui era custodito quel busto di Eleonora D'Aragona, non è stata rotta.  Potrebbe quindi essere stato: un custode, la segretaria, la ragazza che vende i biglietti, o anche il direttore del museo, qualcuno che sapeva fin troppo bene come attivare e disattivare l'allarme e come funzionava la protezione della scultura. Scarterei subito la ragazza che vende i biglietti, impegnata in biglietteria per i numerosi turisti non poteva essere sul luogo del furto. E probabilmente, non avrebbero potuto neanche i custodi, a meno che il litigio non si trattasse di un complotto per rubare quell'ambito premio. Ora che ci penso, invece, non mi sembrerebbe così innocente il direttore del museo, poiché durante la visita con i miei genitori l’ho visto vicino alla statua. Vado ad interrogare qualcuno dello staff se mi sa dire qualcosa in più. Evidentemente potrebbe essere stato il direttore poiché, interrogando i due custodi che prima hanno litigato per l'assegnazione delle camere da sorvegliare, sono venuta a conoscenza di una visita piuttosto insolita ieri sera. Il direttore ha fatto un biglietto gratuito per un tipo che all'apparenza sembrava un amico invece delle voci hanno detto che questo "amico" era un riccone proveniente dalla Russia, e sembrava anche molto attratto da questa scultura. Tutti i miei ragionamenti mi fanno pensare che dietro a questo furto ci sia la rivendita dell'opera d'arte a questo privato russo che sembra anche un collezionista di opere pregiate. Sono ormai quasi sicura che sia stato il direttore il presunto "ladro". Purtroppo credo che non riuscirò a dimostrarlo, perché non ho prove, ho solo sentito voci e visto qualche cosa. O domani riuscirò a trovare prove concrete, o il caso rimarrà aperto perché dovrò tornare nella mia città, Cremona.

Ormai senza speranze, oggi sono andata in aeroporto a Trapani, e con grande sorpresa ho trovato un signore  diretto verso Mosca, con un gran sacco nero, che non so come non è risultato positivo al metal detector, ma racchiudeva il bellissimo busto di Eleonora d'Aragona! Ho fatto aprire la sacca, e mi sono rincuorata, ero riuscita a chiudere il caso! Mi sono affrettata a chiamare museo e polizia e in meno di mezz'ora tutti erano lì. Quanti ringraziamenti che ho ricevuto! Alla fine ho pensato solo: "Chi l'avrebbe mai detto che a dodici anni si può già risolvere un caso?".

 

ELENA

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