Venerdì 7 Giugno: guerra tra me e la mia maschera

Il teatro di Sospiro lo conoscevo già, i posti a sedere era tanti, mentre il palcoscenico era più piccolo. Pochi istanti prima dello spettacolo non ho pensato a niente. Ho chiuso gli occhi ed ho fatto finta di essere un marinaio che sta partendo per un viaggio, che non sa neanche dove lo porterà.

Pensavo che lo spettacolo si rivelasse un fallimento. Abbiamo iniziato ad abbracciare i nostri genitori come prima di partire per un viaggio. Fino a questa parte io non ho recitato come un marinaio, come diceva Max, ma come una persona che si trova li per caso.

Quando ho detto la mia frase ero molto serio, ma non mi sentivo un marinaio.

 E adesso arriva la parte che ho capito di più dello spettacolo: quando Martin Alonso grida: “Terra, terra” mi tolgo la maschera. Quando Andrea ha gridato:” Terra”, pensavo veramente di aver visto la terra come un marinaio in una nave:

Da lì la maschera mi scivola via dalla faccia. Perché non te la puoi togliere da solo, te la toglie sempre un'altra persona.

Al termine dello spettacolo ho capito che l’esperienza di teatro, non ci serve per diventare degli attori. Ti serve per diventare un uomo!

 

Stefano

Scrivi commento

Commenti: 0