UNO STUPORE Più CHE UN’ESPERIENZA…

7 giugno 2013: UNO STUPORE  Più  CHE UN’ESPERIENZA…

...era arrivata l’ora di salire sul palco per iniziare la recita finale del laboratorio di teatro a cui avevo partecipato con la mia classe. Il sipario si era chiuso dopo la nostra salita sul palco del teatro di Sospiro.

Questo teatro non è molto grande, ma era perfetto per me. Aveva le tende del sipario e quelle dell’entrata di colore oro, come le poltrone, e un palco di legno scuro. Aveva dietro un bel giardino con delle giostre.

L’ emozione era grande e sentivo alcuni genitori che parlavano. Anche io ero ansioso ma avevo un po’ paura… Ad un certo punto i riflettori si sono accesi e si è fatto silenzio; poi è diventato tutto buio e finalmente il sipario si è aperto…

Lo spettacolo è iniziato con una frase detta dal nostro insegnante Max e con delle frasi dette da noi. Poi dopo un momento di recita tutti insieme siamo scesi dal palco per abbracciare le persone perché dovevamo partire per il viaggio che avrebbe portato alla più grande scoperta del mondo: quella dell’ america. Subito dopo è partita una musica che ci portava in riva al mare, mentre un telo trasparente passava sopra di noi… Poi abbiamo trasformato il palco in una nave, dove tutti lavoravamo, e io pescavo. Che scene durante questo spettacolo, dalla felicità di quando abbiamo urlato tutti “terra!” allo sconforto di quando abbiamo scoperto che non era terra, fino al “salve regina” finale…

Quando ho recitato, avevo un po’ paura, ma dopo, sono stato preso dall’eccitazione del finale:” riuscite ad immaginare che cos’ è solcare l’ oceano? Perfetto il vuoto… divina la morsa della paura! Paura della tempesta, paura dell’ epidemia a bordo, paura dell’ immensità… Allora bisogna spingere bene quella paura in profondità… e sperare! La speranza… da principio non è altro che una nebbia  all’ orizzonte… passa un giorno e la nebbia diventa una macchia… si espande lungo l’ orizzonte, finche al terzo giorno osi sussurrare:”terra, terra, vita, resurrezione, la vra avventura generata dalla vastità dell’ ignoto, sorta dall’ umanità, a nuova vita, questo è il nuovo mondo!!!

Stefano

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