Concentrazione, silenzio, credere nelle proprie capacità.

Quest’anno abbiamo provato l’esperienza di teatro con Max e la prof.ssa Tresoldi.

Il tema dello spettacolo era Colombo perché è un personaggio, anzi Amico, che ci aveva colpito. Max dai nostri scritti aveva preso frasi significative e belle per poi comporre il copione.

Dopo varie lezioni di esercizi, Max, ci ha mostrato il copione e io con tutti i miei compagni di classe dovevamo fare l’equipaggio.

Il titolo dello spettacolo: “Come spinti da una frusta invisibile” è una frase tratta dal diario di Colombo.

Abbiamo fatto due spettacoli: uno in piazza Duomo, dove, secondo me, non siamo stati per niente bravi perché eravamo poco concentrati  e il luogo ci distraeva tanto; il secondo, l’abbiamo presentato nel teatro di Sospiro.

Il giorno fissato per la rappresentazione era il 7 Giugno.

Nel pomeriggio ci siamo ritrovati al teatro per fare qualche prova e per poi andare in scena alle ore 21.

Questo palcoscenico per molti di noi non era nuovo , perché avevamo già fatto lo spettacolo alla fine della scuola primaria. E’ un teatro non troppo grande e ha un bel palco.

Erano ormai le 21 e c’erano già i nostri genitori, quello che avevamo fatto non si poteva cambiare, dovevamo solo immedesimarci nei personaggi e credere in quello che stavamo per fare.

Mentre ero dietro al sipario e prima che si aprisse stavo in silenzio e pensavo alle cose che ci ripeteva sempre Max durante le prove per fare andare al meglio lo spettacolo: concentrazione, silenzio, credere nelle proprie capacità. Infatti, per la buona riuscita di qualsiasi “avventura”, il punto di partenza deve essere proprio quello di non dubitare mai nella riuscita.

Quando ero in scena avevo paura, paura di sbagliare qualcosa perché sono timida…

Penso che io e i miei compagni abbiamo recitato bene e siamo stati davvero bravi, ognuno si è calato nel ruolo che doveva interpretare.

Quando alla fine dello spettacolo si è chiuso il sipario non riuscivo a pensare, tutti ci siamo messi ad urlare e ci siamo abbracciati, secondo me, perché, eravamo fieri di noi e del “lavoro” che abbiamo fatto davanti ai nostri genitori nonostante la timidezza e la paura di sbagliare.

E’ sparita tutta la tensione che c’era prima e mi sono sentita più “leggera”.

Per me sono state molto importanti le parole che Max ci diceva durante le prove e prima dello spettacolo, i suoi consigli e incoraggiamenti sono stati una buona base su cui poggiare il mio lavoro.

Alla nostra giovane età è fondamentale avere delle persone con esperienza che ci facciano da guida come sono stati Max e i professori.

 

 Francesca

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