...io amo la battaglia, proprio come amo la mia casa!

La battaglia volgeva a nostro favore, gli achei erano sfiancati e pronti alla ritirata… fino a che da dietro un colle, vidi arrivare una sagoma piuttosto imponente. No, non poteva essere… Achille in battaglia?

Cercai in tutti i modi di convincermi che quella sagoma non fosse il Piè Veloce, ma più si avvicinava più prendeva le sue somiglianze. Come poteva essere, non si era forse ritirato, per colpa dell’oltraggio fattogli da Agamennone? Eppure l’armatura era la stessa. Appena mi convinsi che quello era proprio il Pelìde chiamai a raccolta i miei soldati.

Cosa dovevo fare? La testa mi diceva di tornare immediatamente alla madre patria perché Achille avrebbe fatto strage di eroi, ma il cuore rigonfio di onore e coraggio mi diceva di combattere fino a che l’ultima goccia di sangue non fosse versata.

Nell’aria c’era ansia e preoccupazione, guardai in faccia i miei valorosi. Quella esprimeva terrore nel vedere il grande guerriero, ma guardai i loro occhi e vidi la voglia di combattere e di rendere onore alla loro terra.

Io sapevo che la cosa più ragionevole da fare era ritornare dalle mogli e nelle nostre case, ma sapevo altrettanto bene che non potevamo abbandonare i nostri compagni di viaggio.

Presi allora la parola e dissi: “Fedeli amici, e grandi combattenti, voi sapete che io amo la battaglia, proprio come amo la mia casa!

Il grande Achille è tornato tra le schiere, e siamo sicuri che farà grande strage!

Per questo, chi non se la sente di combattere, è libero di tornare a casa e abbandonare la pugna!

Credo però che questa sia una sfida affidataci dagli dei, ed è nostro compito accoglierla o respingerla… vogliamo essere ricordati nella storia come lo schieramento troiano che davanti al grande eroe acheo si ritirò e tornò alle navi, o forse come quello schieramento che davanti all’imponente acheo sfidò la sorte e gli puntò la lancia al petto?

A voi la scelta cari compagni, la battaglia ci attende!”

Mi rigirai verso il campo della pugna e cominciai a dirigermi verso di esso e sentii dietro di me il rumore dei sandali dei miei combattenti. Fiero di loro alzai il braccio e urlai: “All’attacco!”



Ludovica

 

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Commenti: 5
  • #1

    sergio (venerdì, 10 maggio 2013 21:03)

    bellissimo!!

  • #2

    Tommy Tinelli (martedì, 14 maggio 2013 17:04)

    Sembra di leggere l'Iliade, bellissimo e affascinante!!

  • #3

    giorgia (sabato, 25 maggio 2013 19:32)

    bellissimo ludo sei troppo brava!!!!

  • #4

    Bea (venerdì, 31 maggio 2013 15:34)

    Bello Ludo :)

  • #5

    Gabri crudele (sabato, 08 giugno 2013 08:36)

    Molto bello, leggendo si vede che ti sei immedesimata veramente.!
    Bravissima