Tutto, caro ragazzo, è incominciato alle elementari

 

Ieri, 21 Novembre 2035, ho tenuto una conferenza riguardante i nuovi studi della medicina, in particolare ricerche svolte da me, dottoressa Michela Farina, sul cervello e le sue malattie. Tra gli spettatori vidi giornalisti, medici, studenti della facoltà di medicina, ma la mia attenzione fu attirata da un gruppo di ragazzi di circa quattordici anni, e mi sono chiesta: “ Ma che cosa ci fanno dei ragazzi di quattordici anni ad una conferenza sugli studi dell’encefalo?”

Incominciai con la spiegazione. Finita la presentazione di questi studi, i giornalisti cominciarono a fare domande: “Grazie a che cosa ha raggiunto questa conclusione?” oppure “Chi la ha aiutata?”. Sempre le stesse domande finchè ad un certo punto uno dei ragazzi della scolaresca alzò la mano e mi chiese: “Come ha individuato il suo talento; ci sono stati incontri, avvenimenti e scoperte che la hanno condizionata?”. Tutti si girarono verso di lui con aria sbalordita ed io incominciai a raccontare: “Tutto, caro ragazzo, è incominciato alle elementari. La scienza, la chimica e la medicina mi attiravano molto e avevo il desiderio di voler diventare un medico senza frontiere. Alle medie ci fu la svolta: il secondo giorno delle prima media ho conosciuto la professoressa di matematica, scienze e geometria. Una prof. davvero particolare capelli rossi con colpi di sole, occhiali grandi che facevano vedere i grandi occhi e il suo zaino a righe della Eastpak. Quel giorno si presentò ed è da lì che incomincio tutto. Ogni giorno avevamo delle sue ore ed era un piacere assistere alle sue lezioni, così l’anno passò.

In seconda media avevamo una nuova prof. di Italiano che era stata in maternità: che lei da subito mi è stata simpatica, il suo modo di coinvolgermi nelle lezioni. Ma la vera prof. che volevo incontrare e sentir spiegare era la prof. di matematica. Alla prima lezione di scienze incominciammo a parlare dell’encefalo ed io fui attirata dai suoi occhi che ci guardavano: erano lucidi, si capiva dai suoi occhi che l’argomento e la scienza erano parte di lei, così mi coinvolse maggiormente. Quello sguardo non lo dimenticherò mai, forse è stato quello l’avvenimento principale e più significativo. Successivamente ho proseguito gli studi al Liceo Scientifico, dove ho incontrato amici e prof. che mi hanno spinto ed aiutato ad aprire gli occhi per capire che l’ambito della scienza e la medicina erano la strada giusta da seguire. Finito il liceo sperimentai il test di ingresso alla facoltà di medicina e di veterinaria. Passai entrambi, ma nel test di medicina la mia posizione nell’ordine di arrivo non era compresa nei numeri di posti liberi. Ecco qui che si presentò un grande ostacolo, ero incerta mi continuavo a fare domande: “Sarà la strada giusta da seguire, devo riprovare l’anno prossimo e nel frattempo studio veterinaria?”. Così ho fatto. L’anno dopo riprovai il test di ingresso e per un soffio entrai ero felicissima. Successivamente incontrai una professoressa di anatomia che mi ricordava tanto la prof. Delle medie di matematica, quando spiegava sempre il corpo umano, in particolare l’encefalo, gli occhi le si illuminavano di luce. Dopo i cinque anni dovevo scegliere la specializzazione e senza nessun rimpianto ho scelto la curvatura che studiava il cervello. Oggi eccomi qui con una famiglia su cui posso contare e ancora tante idee nella mente e sogni da realizzare: ciò che mi preme è continuare a scoprire il cervello, i rimedi per le malattie e il corpo”. Il ragazzo mi guarda e mi domanda: “ Ha qualche rimpianto del periodo della giovinezza?”. Io rispondo “Io credo di aver vissuto per adesso la mia vita a pieno, forse l’unico mio rimpianto è di non aver provato e sperimentato, l’esperienza dei medici senza frontiere, ma per questo credo ci sia ancora tempo”.

Michela

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Commenti: 1
  • #1

    Marialiliana Manfredini (lunedì, 13 gennaio 2014 18:44)

    Sì, che bello! Io sostengo con qualche donazione Medici senza frontiere! È un'organizzazione molto importante: hai visto il loro ospedale gonfiabile, che novità fenomenale? Spero che tu possa collaborare con loro. Auguri che questo desiderio si realizzi.Liliana