Il mio sogno, il mio futuro

 

La mia più grande passione è la danza, ho inseguito questa mia passione dall’età di tre anni; la danza per me è il più grande sogno e desiderio, l’ho sempre amata così tanto perché è una delle cose in cui mi sento forte e soprattutto orgogliosa di me. Infatti pur di non fare un passo o una mossa corretta sto una o più ore davanti allo specchio di camera mia per provarlo e riprovarlo, fino a che risulti perfetto.

Come dicevo, questa mia passione è nata quando avevo solo tre anni, quando vidi per la prima volta una scuola di danza e capii solo in quel momento che la mia “vocazione” sarebbe stata la danza. Dopo quell’anno feci un’interruzione ma ripresi subito all’età di sette anni in una nuova scuola.

Alla fine dell’anno la scuola si trasferì e siccome era troppo lontano il posto in cui si era trasferita, trovai una nuova scuola, la scuola adatta a me, dove imparare divertendosi. In quella scuola che tanto adoravo ho ballato sette anni, poi feci una audizione per un programma televisivo, mi presero e così iniziai a conoscere la fama; all’età quattordici anni, dopo aver finito il programma, mi hanno offerto di lavorare in una compagnia in Germania e a quella proposta accettai all’istante. Fu così che con spettacoli e performance riuscii a raggiungere la fama.

 

 

I miei obiettivi per il futuro sono: continuare a danzare e aspirare sempre di più alla fama, per far capire alle persone che la danza non è movimento, ma sono i sentimenti a cui ci fa pensare la musica e poi sta a noi tradurli con movimenti; questo è il mio motto per incoraggiarmi nei momenti più tristi che la passione della danza mi può dare.

Un giorno mi fecero un’intervista in cui mi chiesero cosa voleva dire per me ballare e cosa sentivo quando danzavo; davanti a queste domande rimasi un po’ perplessa, ma poi pensai alle lezioni di quella scuola che mi ha affascinato per sette anni, e riuscii a rispondere dicendo che per me ballare era come comunicare qualcosa che non si può dire con semplici parole, mentre alla seconda domanda risposi dicendo che io quando danzo mi sento un libro, un libro che racconta e spiega una storia, e che cerca in tutti i modi di far incuriosire il lettore, in modo da convincerlo a leggere tutti i libri di quell’autore che tanto lo ha appassionato la prima volta.

 

 

Sara

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